Maristella Gelmini: “A ristorante si può rimanere al tavolo fino alle 22 e poi tornare a casa senza ricevere alcuna multa”
Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali, sposta il coprifuoco per chi andrà a mangiare a ristorante la sera dal 26 aprile, data delle riaperture in zona Gialla. La formula espressa dalla Gelmini accende una speranza dopo giorni di dibattito sul coprifuoco: chi va a ristorante può rimanere al tavolo fino alle 22.00 e non sarà multato durante il ritorno a casa, che a quel punto avverrebbe durante il coprifuoco.
Riaperture e coprifuoco, Gelmini: “A ristorante al tavolo fino alle 22, nessuna multa per chi ritorna a casa”
“Si può rimanere al tavolo fino alle 22 e poi tornare a casa senza ricevere alcuna multa“, ha fatto sapere Mariastella Gelmini ai microfoni de il Messaggero tornando sulla discussione sul coprifuoco. Questo potrebbe rappresentare un bon punto di caduta tra le diverse richieste arrivate al premier dalle forze che compongono la maggioranza di governo. Il ministro della Salute Roberto Speranza difende il coprifuoco nella sua versione attuale (divieto di circolazione dalle 22.00 alle 5.00 del mattino seguente), Matteo Salvini chiede che il divieto di circolazione venga almeno posticipato di un’ora, semplificando così la vita ai ristoratori che possono riaprire anche la sera.
“Si poteva fare di più, ma qualcuno voleva fare molto di meno. Le riaperture sono una vittoria per gli italiani“, ha proseguito Gelmini. “Quasi tutta Italia è in zona gialla, i nostri ragazzi tornano a scuola, ripartono tante attività economiche. C’è stata qualche polemica sul coprifuoco e sulla difficoltà per i ristoratori ad erogare i propri servizi la sera. Ma voglio chiarire un punto: chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni“.
Sibilia
Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, ha smentito le dichiarazioni della Gelmini ribadendo come in questo caso l’unica voce autorevole sia quella del Viminale.
“In Italia l’unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del ministro dell’Interno. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possano ingenerare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell’ordine: il coprifuoco al momento è alle 22”.
Lo scontro sul coprifuoco
In realtà sul coprifuoco c’è ancora una discussione in corso. La Lega di Matteo Salvini non ha votato il decreto Riaperture in Consiglio dei Ministri aprendo una prima frattura visibile nella maggioranza. Il nodo principale è legato alle tempistiche. I rigoristi hanno chiesto di non modificare la norma in nome della progressività che deve necessariamente accompagnare le riaperture per evitare un contraccolpo duro dal punto di vista epidemiologico. L’idea è quella di procedere con aggiornamenti costanti sull’andamento dell’epidemia per poter intervenire in maniera mirata e accurata. Per gli aperturisti il coprifuoco rappresenta una restrizione scomoda soprattutto per i ristoratori e poco utile dal punto di vista epidemiologico. Il primo round è andato ai rigoristi ma la partita è ancora aperta.